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25.07.2019

Dal 1 agosto fino a dicembre il rifiuto secco residuo della provincia di Oristano andrà al termovalorizzatore di Macchiareddu

L’Assessorato Regionale della Difesa dell’Ambiente ha comunicato al Consorzio la necessità di conferire il rifiuto secco residuo della Provincia di Oristano al Termovalorizzazione di Capoterra gestito dal Tecnocasic S.p.A., nella considerazione che il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti urbani prevede l’avvio al suddetto Impianto del secco residuo prodotto nei bacini della fascia centro meridionale della Sardegna, fascia che comprende anche la Provincia di Oristano, qualora il detto Termovalorizzatore abbia capacità di ricezione.

La sensibile riduzione del rifiuto secco residuo in ingresso al Termovalorizzatore di Capoterra è determinata dall’avvio della raccolta differenziata nel Comune di Cagliari.

Per limitare i disservizi in capo ai Comuni per il trasporto del secco residuo a Macchiareddu, il Consorzio Industriale Provinciale Oristanese si è immediatamente attivato per organizzare direttamente il trasporto dal proprio impianto fino al Termovalorizzatore, acquisendo la disponibilità dei mezzi di trasporto ed ottenendo tutte le autorizzazioni necessarie, ivi compresa la modifica dell’Autorizzazione Integrata Ambientale.

Nel frattempo si sono tenuti alcuni incontri con il nuovo Assessore Regionale della Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis, il quale ha confermato la temporaneità dell’esigenza di dover conferire il rifiuto secco al Termovalorizzatore ed ha evidenziato l’impossibilità di un intervento finanziario regionale per concorrere alla copertura degli inevitabili maggiori costi di trasporto e smaltimento del rifiuto secco presso Tecnocasic S.p.A..

Alla luce di quanto emerso nel corso dei colloqui con la Regione, ed a seguito di ponderata ed approfondita discussione, il Consiglio di Amministrazione dell’Ente, nell’interesse generale ed al fine di evitare ai Comuni/Unioni di Comuni convenzionati, peraltro per un limitato periodo di tempo, le difficoltà amministrative derivanti dal dover organizzare la modifica del servizio di raccolta e smaltimento per conferire il proprio rifiuto secco in un sito fuori ambito e, soprattutto, di dover prevedere una variazione ai bilanci già predisposti per la copertura dei maggiori costi di conferimento e di trasporto per il notevole incremento delle percorrenze dei mezzi conferitori, ha stabilito di fissare la tariffa di smaltimento in misura identica alla tariffa di conferimento presso il Termovalorizzatore gestito dalla Società Tecnocasic SpA - pari a € 165,47/tonnellata a fronte della tariffa di € 161,57 attualmente applicata dal Consorzio -, tariffa che non remunera in nessun modo i servizi di gestione e trasporto del rifiuto a Macchiareddu che verranno svolti dal Consorzio Industriale.

L’esigenza del trasporto del rifiuto secco residuo a Macchiareddu dovrebbe terminare a fine anno, quando è previsto l’avvio dei lavori di revamping del Termovalorizzatore. Terminati i lavori al Termovalorizzatore, per i quali si prevede una durata di circa due anni, il conferimento del rifiuto secco residuo a Macchiareddu diventerà una soluzione a regime e occorrerà pertanto individuare delle soluzioni per far fronte al sicuro incremento tariffario.

Non è stata invece ancora individuata una soluzione tecnico-economica percorribile per il trasporto degli ingombranti, che dovranno conseguentemente essere conferiti al Termovalorizzatore direttamente dai Comuni a partire dal 01 agosto 2019.

Al riguardo è tuttavia importante ricordare che l’invio degli ingombranti a termovalorizzazione consente di considerare tale frazione come valorizzabile, frazione che pertanto contribuisce alla percentuale della raccolta differenziata ai fini del calcolo delle premialità.

25.07.2019