Nel pomeriggio del 24.10 l’Impianto di trattamento RSU di Arborea gestito dal Consorzio Industriale Provinciale Oristanese ha ospitato una visita di studio della delegazione di paesi del Medio Oriente e Nord Africa, composta da decisori politici (funzionari ministeriali), autorità locali, esponenti del settore privato, ONG, ricercatori e altre parti interessate, che partecipa all’iniziativa “La gestione decentrata dei rifiuti organici urbani nel Mediterraneo”, che si svolge in Sardegna dal 24 al 26 ottobre.
La visita, alla quale hanno preso parte circa 40 partecipanti, è iniziata con l’intervento del vice sindaco di Arborea Davide Rullo che ha illustrato il sistema di raccolta dei rifiuti nel territorio; il presidente del CIPOR Gianluigi Carta ha quindi descritto il funzionamento dell'impianto di Masangionis, con particolare riferimento alla sezione di lavorazione della frazione organica per la produzione di compost di qualità , mentre Pietro Giordano, agronomo di Laore, ha illustrato la attività decennale di prove di campo sull'utilizzo del compost in agricoltura. I partecipanti hanno quindi visitato le diverse linee di lavorazione dei rifiuti presenti nell’Impianto consortile.
L’evento di 3 giorni è finalizzato a rafforzare le capacità e le competenze per un processo decisionale informato relativo alla gestione decentralizzata dei rifiuti nei Paesi di appartenenza. La Sardegna è stata scelta come regione ospitante in considerazione dei notevoli progressi su questo tema negli ultimi anni.
Infatti, la regione Sardegna presenta abitudini alimentari e condizioni climatiche tipiche del Mediterraneo, molto simili a quelle dei paesi MENA (Middle East and North Africa). È anche un’importante destinazione turistica. Nel 2000, la Sardegna era la regione italiana con i peggiori risultati nella gestione dei rifiuti, con un tasso di raccolta differenziata del 3,8%. Da allora la situazione è cambiata radicalmente, grazie alla decisione di istituire un Programma regionale per i rifiuti organici all’interno del Piano di Gestione dei Rifiuti del 2004. Dieci anni dopo, la Sardegna era l’isola più performante del Mediterraneo e all’avanguardia nel panorama italiano ed europeo, con un tasso di raccolta differenziata del 60% e una produzione di rifiuti pro capite in costante diminuzione (passando da 520 kg a 443 kg e rifiuti residui che passano da 500 kg a 176 kg per abitante). Al giorno d’oggi, le sue prestazioni di gestione dei rifiuti sono ancora in miglioramento, considerato che nel 2021 la provincia di Oristano ha raggiunto un livello di raccolta differenziata pari al 77,35%.
Nel corso dell’iniziativa è stato messo in evidenza che per affrontare il problema dei rifiuti organici in modo più specifico le azioni decentrate vengono sempre più considerate una soluzione praticabile. Le azioni decentralizzate si riferiscono a iniziative locali che coinvolgono comunità, imprese e individui nella gestione dei propri rifiuti organici. La separazione alla fonte è il principale motore del sistema di gestione dei rifiuti, che però è poco applicato nel settore dei rifiuti nei Paesi MENA. Ciò aumenta la complessità dell’applicazione di una metodologia di trattamento e della diversificazione dei flussi di trattamento.
Il programma dell’evento combina sessioni di lavoro e visite di studio, con la presentazione delle pratiche innovative e dei modelli applicabili in vari comuni, e rafforzerà il dialogo regionale e la cooperazione sulla gestione sostenibile dei rifiuti.
L’iniziativa è realizzata nell’ambito di due progetti regionali finanziati dall’UE, il WES e il Med4Waste, attualmente in corso, che hanno unito le forze per sostenere una transizione quanto più agevole possibile per il settore dei rifiuti urbani della regione del Mediterraneo verso un modello circolare sostenibile.
In particolare, il progetto “Water and Environment Support” (WES) è un progetto di supporto tecnico regionale finanziato dallo Strumento Europeo di Vicinato (ENI Sud), che mira a proteggere le risorse naturali nel contesto mediterraneo e a migliorare la gestione delle scarse risorse idriche nella regione. WES si propone principalmente di risolvere i problemi legati alla prevenzione dell’inquinamento e all’uso razionale dell'acqua. Si basa su precedenti progetti regionali simili finanziati dall’Unione Europea e si sforza di creare un ambiente favorevole e aumentare la capacità di tutte le parti interessate nei paesi partner del WES (Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Marocco, Libia, Palestina, Siria e Tunisia).
Med4Waste è invece un progetto di capitalizzazione della durata di 2 anni finanziato dal programma ENI CBC Med sulla priorità della gestione dei rifiuti. L’obiettivo del progetto Med4Waste è facilitare nuovi modelli di governance per politiche di gestione dei rifiuti urbane integrate ed efficienti in tutta la regione del Mediterraneo, con particolare enfasi sui rifiuti organici e sull’economia circolare attraverso l’adattamento di piani, politiche e altre azioni di gestione e fattori normativi di gestione dei rifiuti. Med4Waste si concentra sull’identificazione di pratiche di gestione dei rifiuti efficaci sviluppate da altri 5 progetti ENI CBC Med, e sulla loro diffusione e integrazione nelle politiche e nei piani pubblici portati avanti dai soggetti interessati pubblici o privati.
Per il Presidente del Consorzio, Gianluigi Carta, la visita è stata un momento importante di scambio di esperienze a favore di Paesi che hanno intrapreso un percorso di evoluzione nella gestione dei rifiuti, ed è motivo di grande soddisfazione che come modello per un programma di scambio di buone pratiche sia stato scelto proprio l’Impianto gestito dal Consorzio Industriale Provinciale Oristanese.