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28.11.2022

IL CIPOR APPROVA IL BILANCIO DI PREVISIONE PER IL 2023

Nel corso della riunione del 25 novembre l’Assemblea Generale del Consorzio Industriale Provinciale Oristanese, composta dal Vice Presidente Andrea Casu e dai Componenti Massimiliano Daga e Massimiliano Sanna, ha approvato il Bilancio di Previsione per l’anno 2023, documento contabile fondamentale per la gestione dell’Ente nel prossimo esercizio.
Il Bilancio definisce le linee di azione del Consorzio riportando le previsioni di spesa - con le correlate entrate - riferite agli investimenti ed alle gestioni operate dall’Ente.
Per il 2023 le voci di investimento più rilevanti riguardano:
• Realizzazione di un impianto e delle relative opere edili per la biodigestione anaerobica della FORSU presso l’Impianto di trattamento R.S.U., dell’importo complessivo di € 14.879.578,02, per il quale è già stato predisposto il Progetto Definitivo Generale che ha superato la Verifica di Assoggettabilità a VIA e per il quale è in corso di predisposizione il Progetto di un Primo Lotto Funzionale realizzabile con il finanziamento disponibile di € 8.001.859,59 provenienti da un Finanziamento Regionale ed € 889.057,62 quale cofinanziamento del Consorzio. Per la parte mancante del finanziamento è stata fatta richiesta su un apposito bando a valere sui fondi del PNRR.
• Realizzazione della rete di distribuzione del gas nelle aree dell’Agglomerato Industriale di Oristano, dell’importo complessivo di € 3.822.234,24, per il quale è già stato predisposto il Progetto Definitivo e si è in attesa della conclusione della procedura di VIA ministeriale.
• Realizzazione delle opere di urbanizzazione a servizio dei nuovi insediamenti produttivi previsti nell’area compresa fra le Vie Amsterdam e Praga nel Corpo Nord dell’Agglomerato Industriale di Oristano. L’Intervento, per il quale sono in corso le procedure di appalto, ha un importo complessivo di € 803.194,66 ed è funzionale alla realizzazione di una serie di insediamenti di dimensione artigianale.
• Realizzazione dell’Impianto di illuminazione Pubblica nel Corpo Centrale dell’Agglomerato Industriale, dell’importo complessivo di € 1.692.803,36, per il quale sono in corso le procedure di appalto.
• Adeguamento della viabilità e delle intersezioni stradali nel tratto compreso tra il Comune di Oristano e il Comune di Santa Giusta sulla direttrice della S.P. 56. Primo lotto funzionale, dell’importo complessivo di € 3.500.000,00, per il quale sono in corso le procedure di appalto.
• Interventi di completamento manutenzione straordinaria e messa in sicurezza delle infrastrutture primarie al servizio dell'Agglomerato Industriale di Oristano - 3° lotto messa in sicurezza infrastrutture stradali. L’Intervento, il cui Progetto Esecutivo è in corso di predisposizione, prevede la sistemazione della Via Parigi nel Corpo Nord dell’Agglomerato Industriale, per un importo complessivo di € 918.973,94.
• Nuovo acquedotto potabile a servizio dell'Agglomerato Industriale di Oristano - 2° intervento di completamento - 2° lotto, dell’importo complessivo di € 796.685,24, per il quale è in corso di predisposizione il Progetto Esecutivo.
Tra le attività gestionali, invece, nel Bilancio di Previsione sono esposte le spese per le attività strettamente istituzionali e quelle per i servizi prestati direttamente dal Consorzio, dove le voci principali riguardano la gestione del Depuratore e quella dell’Impianto di Trattamento RSU di Arborea.
In particolare, quest’ultima attività è sicuramente quella che presenta il maggior volume di spese e che per l’esercizio 2023 evidenzia delle criticità dovute all’andamento dei costi di gestione e - di riflesso - all’incremento delle tariffe con particolare riferimento alle linee del rifiuto organico e del secco indifferenziato per alcune motivazioni concomitanti.
Infatti, la discarica di servizio di Arborea ha esaurito la volumetria autorizzata; conseguentemente, dall’inizio del secondo semestre del corrente anno il rifiuto secco indifferenziato viene sottoposto all’obbligatorio trattamento meccanico biologico di stabilizzazione presso l’Impianto consortile e, successivamente, viene trasportato alla discarica di Villacidro per lo smaltimento, in quanto la pianificazione regionale in materia di rifiuti non consente ulteriori ampliamenti della Discarica di Arborea.
Quindi, dall’inizio del secondo semestre del 2022, ai costi di gestione del rifiuto secco indifferenziato si sono aggiunti quelli per il trasporto e smaltimento a Villacidro, con il solo venir meno del costo di smaltimento presso la discarica di servizio di Arborea oramai esaurita.
A questi nuovi costi si aggiungono anche i notevoli incrementi della spesa per i carburanti e, soprattutto, per l’energia elettrica. Per quest’ultima voce di costo è appena il caso di evidenziare il confronto tra il mese di agosto del 2021 e lo stesso mese del 2022, con l’importo della bolletta mensile che è passato da € 42.490 a € 196.531!
L’impianto è fortemente energivoro e, sulla base degli attuali livelli del prezzo dell’energia (che vengono costantemente monitorati dal Consorzio per la formulazione di previsioni di costo attendibili), è stato possibile rilevare che i costi per l’energia elettrica dell’impianto sono passati da circa € 541.000 per il periodo gennaio ottobre 2021 a oltre € 1.140.000 per il medesimo periodo del corrente anno, mentre la previsione del costo annuale 2023 per questa sola voce arriva a circa 1,4 milioni di euro!
Per fare una valutazione attendibile dell’evoluzione di questi costi e per individuare una possibile soluzione per definire una tariffa sostenibile il CIPOR ha differito al massimo l’approvazione delle tariffe del secco e dell’umido da applicare nel 2023, non potendo ovviamente andare oltre il termine di definizione del Bilancio di Previsione.
Per la predisposizione delle tariffe di smaltimento 2023 il Consorzio ha quindi tenuto conto dei più recenti aggiornamenti delle previsioni dei costi e, pur con le diverse ottimizzazioni gestionali individuate, per il solo 2023 si prevedono maggiori costi di gestione rispetto al dato base 2022 per quasi 2 milioni di euro (dovendo considerare anche l’impatto della crescente inflazione su tutte le voci di costo), ai quali deve essere aggiunto il recupero della prevista perdita del secondo semestre 2022 di oltre 1 milione di euro (determinata prevalentemente dai nuovi costi per il trasporto e smaltimento del rifiuto secco indifferenziato a Villacidro e dall’incremento dei costi dell’energia elettrica e dei carburanti).
Considerata la forte incidenza di queste componenti nella complessiva struttura dei costi di gestione dell’impianto il Consorzio, nel rispetto delle disposizioni regionali che impongono la copertura di tutti i costi di gestione con le tariffe, ha dovuto definire per il 2023 una tariffa a copertura dei suddetti extra costi che preveda anche l’obbligatorio recupero della perdita di gestione del secondo semestre 2022.
In questo lavoro, in cui occorre necessariamente trovare una copertura a tutte le componenti di costo per garantire sempre l’equilibrio economico di gestione dell’impianto, il Consorzio ha tuttavia cercato di contenere nei limiti del possibile l’impatto degli extra costi sulle tariffe di smaltimento da applicare ai Comuni e, di riflesso, ai cittadini: per ridurre l’incidenza della perdita del secondo semestre 2022 questa è stata “spalmata” sulle tariffe di smaltimento 2023 e 2024 e sono state utilizzate delle previsioni di costo dell’energia elettrica particolarmente ottimistiche nella speranza di una riduzione delle bollette nei prossimi mesi. Questo ha consentito di contenere l’incremento della tariffa del secco residuo dalla misura inizialmente prevista di oltre 324 €/t a quella di 292,40 €/t rispetto agli attuali 184,23 €/t, mentre la tariffa dell’umido è stata elevata a 110,50 €/t rispetto agli attuali 97,13 €/t.
Nonostante gli sforzi compiuti in linea tecnica dal Consorzio la misura della tariffa del secco residuo, pur pienamente giustificata dalle nuove, considerevoli, voci di costo, risulta sicuramente elevata.
Per questa ragione, e considerata la grande rilevanza che questa problematica comporta per gli oltre 80 Comuni della provincia di Oristano che conferiscono il secco residuo presso l’Impianto - ed i loro cittadini -, il Consorzio ha fatto richiesta alla Regione di un intervento finanziario urgente specifico, anche nell’ambito dei provvedimenti attualmente in discussione, finalizzato a ridurre i costi di gestione dell’Impianto e, di conseguenza, contenere in misura significativa il previsto incremento tariffario da applicare dal 01.01.2023, chiedendo il supporto dei Consiglieri Regionali e dei Sindaci della provincia di Oristano. La modalità dell’intervento finanziario richiesto alla Regione, finalizzato alla copertura di costi di investimento sostenuti dal Consorzio con fondi propri e prestiti bancari, consentirebbe una riduzione della tariffa del secco residuo del 2023 e del 2024 di circa 80 € /t ed estenderebbe i suoi effetti positivi anche nei prossimi anni, quando il rifiuto secco residuo dovrà essere trasportato e smaltito al Termovalorizzatore di Macchiareddu.

25.11.2022