Con la possibilità per le Imprese di richiedere le agevolazioni specifiche in forma di credito d’imposta, la Zona Economica Speciale prevista nell’Agglomerato Consortile e, in particolare, nelle aree limitrofe al Porto, diventa operativa.
Infatti la lettera inviata dal Commissario Straordinario del Governo per la ZES Sardegna, Dott. Aldo Cadau, specifica che “a seguito di trasmissione ufficiale all’Agenzia delle Entrate delle individuate particelle catastali delle aree ZES, le imprese in esse ricadenti potranno fruire del credito d’imposta collegato ai nuovi investimenti fin dalla giornata del 08.09.2022.”
La istituzione della ZES Sardegna, che oltre all’Area Industriale di Oristano include anche Porto Torres, Olbia, Arbatax, Portoscuso e Cagliari, con la relativa zona aeroportuale, ha richiesto un iter piuttosto lungo iniziato nel 2017 con il D.L. 91/2017 (decreto Sud) e proseguito con le diverse Delibere della Giunta Regionale che hanno approvato e modificato più volte la proposta di Piano Strategico; sono poi intervenute alcune modifiche della normativa di riferimento che hanno sostanzialmente ampliato le misure di agevolazione e di vantaggio previste per le imprese che si insediano o che intendono fare nuovi investimenti nelle aree delimitate come Zona Economica Speciale.
Per la ZES legata all’Area Industriale Oristanese è stata prevista dal Piano Strategico approvato dalla Regione una superficie catastalmente individuata di 219,68 ettari, prevalentemente nel Corpo Centrale dell’Agglomerato, nei pressi del Porto, dove sono insediate o possono insediarsi imprese di dimensione medio grande.
I vantaggi specifici legati alla localizzazione di un’impresa in area ZES sono, sinteticamente, di tipo procedurale mediante la istituzione di uno Sportello Unico Digitale con la definizione di percorsi autorizzativi semplificati, e agevolativo mediante la previsione di un credito d’imposta sui nuovi investimenti, di intensità variabile in relazione alla dimensione dell’impresa (dal 25% al 45% peraltro cumulabile con altri bonus per investimenti in beni strumentali); il credito di imposta è stato inoltre elevato fino alla soglia massima di 100 milioni di euro per progetto di investimento ed esteso all’acquisto di terreni e ed all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti.
Ulteriore vantaggio per le imprese che intraprendono una nuova iniziativa economica all’interno delle ZES consiste nella riduzione del 50% dell’imposta sul reddito per la durata di 7 anni.
Per il Vice Presidente del Consorzio, Andrea Casu, l’auspicio è che l’importante risultato raggiunto con l’avvio dell’operatività della ZES costituisca un efficace strumento per l’attrazione di nuove imprese ed un punto di partenza per lo stimolo di rilevanti investimenti che possano rafforzare l’Area Industriale ed il Porto generando forti ricadute occupazionali nel territorio.