Nel pomeriggio di giovedì 30 giugno l’Assemblea Generale del Consorzio Industriale Provinciale Oristanese, composta dal Vice Presidente Andrea Casu - Sindaco di Santa Giusta - e dai Componenti Massimiliano Daga - rappresentante della Provincia - e Massimiliano Sanna - Sindaco di Oristano - ha approvato all’unanimità il bilancio dell’Ente relativo all’esercizio 2021.
Il documento contabile chiude con un utile d’esercizio di € 60.042,48 a fronte di Ricavi per
€ 14.622.833,88, mentre nello Stato Patrimoniale evidenzia un patrimonio netto di € 16.798.605,46, con un totale attivo di € 95.469.321,60 ed un attivo immobilizzato di € 56.071.086,16.
Il risultato economico dell’esercizio 2021 conferma il trend di risultati positivi realizzati nell’ultimo decennio, nonostante le problematiche indotte dalla pandemia da COVID 19, e dimostra la capacità dell’Ente di far fronte costantemente alla copertura dei costi di gestione con i ricavi delle vendite e delle prestazioni.
Tra i fatti significativi che hanno interessato il Bilancio del 2021 si segnala la definizione della vertenza per il pagamento del servizio di depurazione svolto a favore di Abbanoa in relazione ai Comuni che convogliano i loro reflui nel depuratore Consortile. Infatti, nel 2021 EGAS, l’Ente Regionale che svolge le funzioni di Autorità d’Ambito, a seguito di una lunga istruttoria ha stabilito il corrispettivo spettante annualmente al Consorzio per il servizio di depurazione svolto, andando così a normalizzare i rapporti con Abbanoa.
Sul fronte della gestione dell’Impianto Trattamento RSU, nel corso dell’esercizio precedente non sono emerse particolari problematiche per il trattamento dei rifiuti secco e umido, considerato che i rifiuti sono stati trattati esclusivamente presso l’impianto di Arborea e non vi sono stati obblighi di conferimento esterno del rifiuto secco. Dal trattamento della raccolta differenziata di plastica, vetro e lattine sono invece emerse delle diseconomie anche a causa della interruzione per circa due mesi delle attività della linea di trattamento dovute al potenziamento della linea di selezione automatizzata che consentirà di incrementare la produzione.
Uno degli elementi di criticità rilevati riguarda, soprattutto in prospettiva, l’incremento dei costi di gestione conseguenti, inizialmente, alla ripresa delle attività produttive dopo le fermate dovute alla pandemia COVID 19 e, più recentemente, alla guerra in Ucraina. Infatti, nel 2021 l’aumento del costo dell’energia elettrica è stato del 23,5 % rispetto all’anno precedente nonostante il rincaro dei prezzi sia iniziato solo a partire dall’ultimo trimestre del 2021, mentre l’incremento dei costi dei carburanti e lubrificanti è stato del 18,80%.
In questa situazione, alla luce della forte ripresa dell’inflazione nell’anno in corso e considerato che a partire da metà luglio 2022 l’esaurimento dei volumi disponibili della Discarica di Servizio obbligherà il Consorzio a conferire il rifiuto secco presso altro impianto di trattamento, con significativo incremento dei costi di trasporto e conferimento, sarà fondamentale monitorare i costi di gestione dell’impianto trattamento RSU e trovare con la Regione delle forme di compensazione che possano limitare l’incremento delle tariffe di conferimento.