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19.01.2024

Ipotesi di spostamento dello scalo Ferroviario nel Porto.

Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Industriale Provinciale Oristanese nella sua ultima seduta ha espresso la propria posizione sull’ipotesi, recentemente ripresa dagli organi di informazione, dello spostamento del punto di connessione della rete ferroviaria della Sardegna con quella nazionale dal Porto di Golfo Aranci al Porto di Oristano.
Su tale argomento il C.d.A. ha stabilito di avviare delle interlocuzioni formali con i soggetti competenti e interessati allo spostamento da Golfo Aranci al Porto di Oristano del punto di connessione della rete ferroviaria della Sardegna con quella nazionale, al fine di valutare le effettive implicazioni in termini di interferenze con i traffici portuali e di riduzione degli spazi di banchina. A fronte della eventuale conferma di queste interferenze infrastrutturali e delle conseguenti penalizzazioni sul mantenimento e sulle potenzialità di sviluppo dei traffici portuali il Consorzio non metterà a disposizione il raccordo ferroviario di sua proprietà anche alla luce delle prospettive di crescita del trasporto ferroviario e navale indotto dalla realizzazione dello scalo ferroviario nel porto e delle previsioni di sviluppo del trasporto merci su rotaia. Il C.d.A. non ritiene tuttavia di dover escludere a priori l’assenso per la messa a disposizione del raccordo ferroviario consortile in caso di previa realizzazione di nuovi spazi di banchina a compensazione di quelli che verrebbero dedicati alle navi ferroviarie, in maniera da preservare i traffici esistenti e potenziali e le caratteristiche di multifunzionalità del porto di Oristano.
Si ricorda che il Consorzio ha realizzato ed è titolare del Raccordo Ferroviario che collega la Stazione FS di Oristano con il Porto Industriale passando per il Corpo Nord ed il Corpo Centrale dell’Agglomerato Industriale. Il Raccordo Ferroviario risulta attualmente agibile per il traffico ferroviario, come dimostrato dal recente utilizzo per le attività di supporto a servizio dei cantieri della rete ferroviaria della Sardegna, mentre allo stato il servizio di trasporto merci sulla rete ferroviaria della Sardegna è pressoché inesistente dopo un calo costante negli anni passati.
A seguito di alcune interlocuzioni informali è emerso nel periodo scorso un possibile interessamento di RFI per lo spostamento, dal Porto di Golfo Aranci al Porto di Oristano, del punto di connessione della rete ferroviaria della Sardegna con quella nazionale, ipotesi recentemente inserita nel Programma Operativo Triennale - POT - dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna. Questa ipotesi era stata ritenuta nell’immediato interessante dall’Ente per le prospettive di utilizzo e sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria consortile, alla luce della considerazione che sembrava tale da non richiedere particolari adattamenti né determinare condizionamenti o interferenze con le infrastrutture esistenti e i traffici portuali attuali e potenziali.
Nel frattempo non sono stati ancora instaurati rapporti formali con i potenziali utilizzatori del raccordo, mentre da successivi approfondimenti sembrerebbe che l’imbarco e lo sbarco del materiale rotabile sulle apposite navi richieda la realizzazione di speciali strutture di attracco che andrebbero a ridurre notevolmente e permanentemente gli spazi disponibili nelle banchine di Riva est e di sottoflutto. Questa notevole limitazione degli spazi operativi del porto - qualora confermata - andrebbe sicuramente a compromettere il mantenimento e le potenzialità di sviluppo dei traffici commerciali nello scalo e le sue caratteristiche di multifunzionalità a fronte di un guadagno di traffico navale ferroviario che, al momento, appare risibile.
A tale riguardo va considerato che le competenze in materia di gestione ed infrastrutturazione del Porto di Oristano spettano ora all’ADSP, ma è evidente che il medesimo scalo - progettato e realizzato nella sua attuale configurazione dal Consorzio Industriale - non è un’entità a se stante ma risulta inserito funzionalmente all’interno dell’Agglomerato Industriale gestito dallo stesso Consorzio quale infrastruttura a servizio delle imprese insediate e del tessuto economico provinciale e regionale il che dà titolo all’Ente - che, si ricorda, è espressione dell’Amministrazione Provinciale di Oristano e dei Comuni di Oristano e Santa Giusta - di esprimere la propria posizione sulle scelte di sviluppo del Porto e di offrire o meno il proprio supporto per la loro attuazione in relazione al livello di condivisione maturato.
Inoltre, il C.d.A. del Consorzio ha espresso forti perplessità ed insoddisfazione sui contenuti del Programma triennale delle opere pubbliche 2024-2026 ed elenco annuale dei lavori 2024 approvato nei mesi scorsi dall’ADSP Mare di Sardegna che, per il Porto di Oristano, caso unico tra tutti i porti gestiti dalla stessa ADSP, per il per il prossimo triennio non prevedono alcun intervento di infrastrutturazione o manutenzione a fronte di una previsione di spesa complessiva di oltre 650 M/€ fortemente sbilanciata su altri territori.