Positivo incontro del percorso partecipativo di informazione e ascolto legato all’introduzione della sezione di digestione anaerobica nell’impianto di compostaggio ubicato nel Comune di Arborea in località Masangionis.
Oggi ha preso avvio il percorso partecipativo di informazione e ascolto legato all’introduzione di una sezione di digestione anaerobica nell’impianto di compostaggio ubicato nel Comune di Arborea in località Masangionis. L’opera rientra pienamente nelle finalità del Piano Regionale di gestione dei rifiuti ed è stata finanziata con D.G.R. n. 52/45 del 23.10.2018.
Il processo partecipativo è orientato a generare informazione nel territorio e a sensibilizzare i portatori di interesse istituzionali, economici e sociali dell’oristanese, circa le iniziative che il Consorzio sta portando avanti per aumentare l’efficienza dell’impianto di trattamento dei rifiuti, anche al fine di ridurre le emissioni odorigene generate.
Il processo partecipativo si articola in tre incontri di informazione e ascolto delle comunità locali che prevedono, ognuno, una sessione tecnica di informazione - curata da esperti del settore (progettisti e tecnici) anche di altre Regioni italiane - e una sessione facilitata di ascolto.
La sessione informativa della giornata odierna ha consentito di mettere in chiaro quali siano le iniziative che il Consorzio intende portare avanti, con evidenza delle specifiche tecniche e dei tempi di attuazione, mentre la sessione di ascolto ha consentito di raccogliere il prezioso contributo dell’uditorio su quanto illustrato nella sessione di informazione.
Il processo partecipativo si caratterizza per il coinvolgimento progressivo degli stakeholders: nel primo incontro di oggi hanno partecipato alcuni attori istituzionali chiave quali la Sindaca del Comune di Arborea Emanuela Pintus con l’Assessora all’ambiente, il Sindaco del Comune di Marrubiu Andrea Santucciu, i Presidenti dell’Unione dei Comuni dei Fenici Antonello Figus e dell’Unione dei Comuni del Terralbese Sandro Pili , l’ASSL di Oristano e l’ARPAS – Distretto di Oristano.
Ha aperto l’incontro il Presidente del Consorzio Industriale Provinciale Oristanese Massimiliano Daga, che ha introdotto l’argomento oggetto dell’incontro, mettendo in evidenza che le ragioni che hanno spinto l’Ente a promuovere il processo partecipativo gestito con la collaborazione di Legambiente sono quelle di informare in maniera chiara le istituzioni e i cittadini su una evoluzione dell’Impianto di Compostaggio finalizzata alla riduzione delle emissioni odorigene ed al contenimento dei costi di gestione, in linea con i principi dell’”Agenda 2030” dell’ONU per lo sviluppo sostenibile, che prevedono la sostenibilità ambientale accompagnata dalla sostenibilità economica e sociale.
Legambiente, nella persona del Presidente del Comitato Scientifico Regionale, Vincenzo Tiana ha presentato il processo partecipativo, insieme a Rosella Manconi e a Marina Orefice, esperta di processi partecipativi. Sono seguiti gli interventi tecnici. L’Ing. Salvatore Daga, Responsabile dell’impianto di Masangionis, ha illustrato il progetto mettendone in evidenza le caratteristiche ed i vantaggi che la sezione di digestione anaerobica potrà apportare rispetto all’attuale impianto di compostaggio, sotto vari punti di vista e in particolare riguardo al miglioramento della qualità del processo di compostaggio, del bilancio energetico (con l’energia elettrica prodotta dal biogas l’impianto sarà autosufficiente) e delle emissioni odorigene. Inoltre ha richiamato le altre iniziative che il Consorzio, in seguito all’analisi fatta recentemente con il naso elettronico, sta portando avanti per risolvere le problematiche alle quali sono imputabili le cause delle emissioni odorigene.
A seguire è intervenuto il Prof. Aldo Muntoni, dell’Università di Cagliari, dipartimento DICAAR, che ha inquadrato il progetto all’interno della realtà italiana ed europea, sottolineando che la digestione anaerobica si inquadra perfettamente nelle finalità datesi dall’Unione Europea al fine di perseguire strategie di trattamento che consentano di massimizzare la valorizzazione del rifiuto (produrre nuova materia riutilizzabile o energia). Il Prof. Muntoni ha anche ammonito che per la gestione del processo di digestione anaerobica è richiesta una elevata professionalità, ma che tale aspetto possa anche rappresentare un’opportunità per far crescere la professionalità dei tecnici sardi. Nella sua esposizione il Prof. Muntoni ha voluto anche mettere in evidenza che il processo di digestione anaerobica è un processo del tutto naturale, generato da batteri normalmente presenti sulla Terra che sono determinanti anche in diversi processi di produzione di importanti alimenti (vino, birra, yogurt, ecc.). Anche il Prof. Muntoni ha evidenziato l’importanza del processo partecipativo per una corretta informazione di tutti gli attori sociali ed economici.
Ha concluso gli interventi tecnici il Prof. Gianni Zorzi, dottore agronomo già Direttore dell’Istituto di San Michele all’Adige di Trento, che ha portato ad esempio l’impianto di digestione anaerobica di Trento, entrato in esercizio nel 2012, che dal suo avvio a tutt’oggi non ha mai avuto segnalazioni di disturbo da parte delle popolazioni dell’area circostante, pur essendo inserito in una zona sensibile dal punto di vista ambientale ed in cui sono presenti diversi insediamenti civili e produttivi. Il Prof. Zorzi, nel richiamare i vantaggi che si hanno per l’utilizzo di compost in agricoltura, ha spiegato come il compost prodotto con un preliminare processo di digestione anaerobica presenti delle caratteristiche di qualità agronomiche superiori rispetto ad un compost prodotto con il processo tradizionale.
In conclusione i tecnici hanno dato risposta alle numerose domande dei soggetti che hanno partecipato all’incontro.
L’incontro seguente del processo partecipativo si terrà nel pomeriggio del 7 febbraio e sarà aperto agli attori sociali ed economici delle comunità limitrofe all’impianto (Comitati, Associazioni, Imprese).
Infine l’ultimo appuntamento sarà rivolto agli attori sociali ed economici dell’intera Provincia oristanese. Ciò, al fine di ottimizzare il processo di informazione e di ascolto.